Questa notte ho fatto un sogno strutturato a Matrioska:
io sognavo di sognare che un abate un po' cruento
dopo avermi esaminato mi ordinava di svegliarmi.
Io ubbidiente gli ubbidivo, cioè sognavo di svegliarmi
e me lo ritrovavo accanto con quel fare suo cruento,
lui che mi riesaminava, io che gli chiedevo affranto:
"Dimmi, abate, perché insisti nell'esaminarmi attento?
Ho commesso forse un atto che fu inviso all'abbazia?
Egli, colto alla sprovvista, non sapendo fare meglio,
mi ordinò seduta stante di procedere a un risveglio.
Qui il mio incubo, ben lungi dal confondersi, si appiana,
perché torno al vero sogno dove incontro una puttana.
- Oh Buongiorno! - mi rincuora quel simpatico donnone;
mentre prende il sopravvento io le grido: "Giovamento!"
poi propongo delle rate. Lei si arrabbia e chiama: "- Abate! -"
- Chi mi chiama? - esclama quello con incedere cruento;
"La puttana!", io commento roteando il polpastrello.
Ma l'abate più cruento che non mai, con voce dura
mi presenta detto fatto il signor Bonaventura
che, col solito suo fare e il vestito da coglione,
mi regala per fortuna un assegno da un milione.
Abate cruento esaminatore,
personaggio discutibile di un brutto sogno.
Quanti grattacapi che non merito ora.
Quanti milioni di miliardi di problemi in un sogno.
Ecco il riassunto di questa vicenda:
noci di cocco, banane e tabacco.
Poi un giro di assegni, e uno me lo dà a me.
Mi risveglio e sono donna, quindi penso: "Son contenta.
Non più sogni, non più esami, non più abate, né cruento".
Si fa luce nella stanza, mi è scomparsa la paura
e al mio fianco come sempre c'è il signor Bonaventura.
Quanto l'amo, è mio marito. Lui, che interpreta il mio sguardo
per distrarmi mi blandisce con l'assegno da un miliardo".
Sono donna, e donna è amore.
Mi addormento rinfrancata mentre inculo mio marito.
Che portento di nottata. Che marito sodomito.
Abate cruento esaminatore,
personaggio discutibile di un brutto sogno.
Quanti grattacapi che non merito ora.
Quanti milioni di miliardi di problemi in un sogno.
Abate cruento esaminatore,
personaggio discutibile di un brutto sogno.
(Elio e le storie tese, Abate cruento, dall'album "Cicciput", 2003)
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